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Cronaca
07.09.21 - 13:470
Aggiornamento: 16:32

RSI, i primi passi verso il nuovo modello operativo: saltano 45 posti di lavoro a tempo pieno

11 impieghi sono stati già soppressi grazie alla fluttuazione naturale del personale e pre-pensionamenti. I restanti 34 saranno eliminati entro fine 2022

COMANO – Nel corso di una riunione plenaria con il personale, il Direttore della RSI, Mario Timbal, ha annunciato i primi passi della trasformazione della RSI, che concretizzano, di fatto, anche i piani di risparmio già annunciati in tutta la SRG SSR nel corso del 2020: misure che richiedono, a livello nazionale, la soppressione di 250 posti di lavoro entro il 2024.

Per la RSI, queste nuove misure comportano la necessità di risparmio di 8 milioni di CHF e la rinuncia a 45 posti di lavoro a tempo pieno, 11 dei quali già soppressi grazie alla fluttuazione naturale del personale e ai pre-pensionamenti, nel corso del 2020. La riduzione dei 34 posti restanti sarà realizzata entro fine 2022 ed è stata impostata individuando ambiti di intervento strutturali, che permettano di raggiungere un equilibrio tra le risorse e una produzione agile, adatta a esercitare il mandato di servizio pubblico. Il tutto attraverso la qualità e la diversità della propria offerta, sviluppandola e diversificandola al contempo.

Il pacchetto di misure approvato dalla Direzione RSI è stato presentato nei giorni scorsi al partner sociale SSM Lugano, che promuoverà ora una fase partecipativa alla quale sono invitate a contribuire tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori e che si concluderà a fine settembre. Le decisioni definitive in quest’ambito saranno prese e comunicate entro metà ottobre.

La Direzione RSI ha affrontato questa riduzione di posti di lavoro privilegiando le fluttuazioni naturali, i pre-pensionamenti, e cercando di ridurre al minimo gli impatti sul personale ma licenziamenti, in questa fase, non sono esclusi. La Direzione RSI confida che la fase partecipativa, in collaborazione con il partner sociale, permetterà di ridurre ulteriormente il possibile impatto sociale del pacchetto di misure elaborate.

Il processo di trasformazione inaugurato oggi poggia su tre cardini: una maggiore trasversalità nella creazione, nella produzione e nella distribuzione dei contenuti; una ulteriore semplificazione dei processi produttivi e decisionali; una sempre più rigorosa mappatura di tutti i flussi organizzativi ed operativi, in grado di rendere l’azienda ancora più agile, flessibile, rapida e presente.

La riorganizzazione prevede inoltre nuovi flussi decisionali e di organizzazione che possano supportare il processo creativo, mettendo al contempo al centro della sua offerta di servizio pubblico, i diversi pubblici della Svizzera italiana, i loro interessi e le loro esigenze. Tra i settori oggetto di riorganizzazione si segnalano il posizionamento degli Archivi RSI nel Dipartimento Cultura e Società, riconoscendone l’inestimabile valore e potenziale quale patrimonio culturale, Rete Due passa al Settore Cultura, mentre i flussi di Rete Uno e Rete Tre sono affidati al Dipartimento Programmi e Immagine.

Nell’ambito del riposizionamento e ridefinizione dell’offerta culturale RSI (Tv, radio e digitale) verrà indetto un concorso per il ruolo di Responsabile del settore Cultura RSI, ruolo ricoperto ora ad interim dalla Responsabile del Dipartimento Cultura e Società.

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