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Cronaca
23.01.20 - 14:400

Quadri e Marchesi contro il sindaco di Ponte Cremenaga: "Non ne faccia un caso di Stato. E verifichi bene a chi appartengono le auto..."

I due consiglieri nazionali rispondono all'attacco di Domenico Rigazzi sul caso dei rifiuti abbandonati alla dogana: "Basta far polemica per nulla..."

PONTE CREMENAGA/LUGANO – Non si sono fatte attendere le repliche della politica alle dichiarazioni del sindaco di Ponte Cremenaga Domenico Rigazzi, sfogatosi contro “gli incivili ticinesi” dopo aver trovato un sacco dell’immondizia appartenente a un residente in Ticino a pochi passi dalla dogana di Ponte Cremenaga.

Il Consigliere Nazionale leghista Lorenzo Quadri invita il sindaco italiano a “stare calmino. Che l’introduzione del fetido balzello avrebbe portato a discariche abusive lo diciamo da un decennio. Ma naturalmente erano tutte balle populiste...”.

“Ora – continua –, fermo restando che gettare illegalmente la monnezza all’estero, o anche in patria, non va bene e non si fa, si suggerisce amichevolmente ai signori d’oltre confine di non montare tanto la panna su un sacco del rüt abusivo. Senza contare che magari che chi ha portato illegalmente la spazzatura prima ha fatto la spesa nel Belpaese e quindi ha lasciato in loco dei bei soldoni. Visto che l’identità del “reo” è stata scoperta in base al contenuto del sacco, si multi lo scaricatore di pattume senza inventarsi un caso di Stato. Perché se da questa parte della ramina dovessimo fare titoloni sui giornali per ogni reato o infrazione commesso in casa nostra da cittadini tricolore”.

E ancora: “Prima di gridare ai “Ticinesi zozzoni ed inquinatori” per ottenere visibilità, i politicanti ed i giornalai delle zone di confine si ricordino di quanti dei loro concittadini (frontalieri) hanno la pagnotta sul tavolo solo grazie al Ticino, e ad andarci di mezzo sono i lavoratori ticinesi. Altro che sacco del rüt! E se vogliamo continuare a parlare di spazzatura: chi, in regime di fetido balzello, paga per la raccolta e lo smaltimento della monnezza prodotta dai 70mila frontalieri che entrano quotidianamente in Ticino (spesso e volentieri portandosi la “schiscetta” da casa pur di non lasciare qui nemmeno un franco)? Forse i contribuenti ticinesi? Altro che principio di causalità, altro che “chi inquina paga”!”.

“Comunque, c’è da sperare che il Consiglio di Stato voglia finalmente bloccare i ristorni dei frontalieri, essendo ormai certificato il decesso del nuovo (?) accordo del 2015 (chi ancora si illude che verrà firmato farà meglio a scendere dal pero). Così il sindaco di Ponte Cremenaga ed i suoi colleghi avranno un problema un po’ più importante di cui occuparsi di un sacco del rüt abusivo”.

Sulla vicenda si è espresso anche il Consigliere Nazionale UDC, e sindaco di Monteggio, Piero Marchesi che su Facebook scrive: “ “Sappiamo chi è stato” bene, multateli. Ma smettetela di fare polemica per nulla. A Monteggio, nel mio Comune che è a 50 metri da Cremenaga, troviamo regolarmente rifiuti depositati da residenti in Italia. Noi li individuiamo (residenti o italiani che siano) e poi li multiamo senza fare troppe polemiche. Al collega Sindaco d’oltre confine consiglierei di verificare bene a chi appartengono le auto, perché spesso dietro le targhe ticinesi ci sono cittadini residenti in Italia.”.

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