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Cronaca
19.09.19 - 14:310

Radar trappola, il municipale Andrea Bersani: "Non dobbiamo spiegazioni al DI". E su Gobbi: "Dispiace che..."

Il capo dicastero sicurezza a Radio 3i: "Sulla legalità non c'è nulla da ridire". Intanto il leghista Manuel Donati interpella il Municipio: "L’attività di prevenzione verrà rivista?"

BELLINZONA – La polemica sul 'radar trappola' di Camorino (vedi articoli suggeriti) continua a tenere banco. Il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi ha puntato il dito contro la Polizia Comunale di Bellinzona scrivendo su Facebook che "lo scopo preventivo è quantomeno discutibile". 

Non si è fatta attendere la contro-replica del capodicastero sicurezza di Bellinzona Andrea Bersani, che ai microfoni di Radio 3i ha spiegato che "il radar è stato messo a norma di legge. Sulla posizione si può discutere, ma sulla legalità non c'è nulla da ridire. Chi è stato pizzicato ha superato i limiti di velocità".

Bersani ha risposto direttamente a Gobbi dicendosi "dispiaciuto che il direttore delle Istituzioni si sia espresso su Facebook in questi termini. Come Municipio non ci siamo mai permessi di prendere posizione sulle postazioni radar del Cantone, non esenti da critiche...".

La questione del radar trappola è finita sia sui banchi del Consiglio di Stato per un'interrogazione di Stefano Tonini, sia su quelli del Municipio di Bellinzona per mezzo di un'interpellanza del consigliere comunale leghista Manuel Donati. "La Polizia comunale di Bellinzona – scrive – è finita di nuovo sulla bocca di numerosi cittadini e non è una novità".

"Nel caso in questione è impossibile intravedere un'attività di prevenzione, visto e considerato il luogo in cui è stato piazzato", scrive Donati chiedendo quali siano "i problemi causati dalle macchine in quel tratto di strada per giustificarne la posa". Nel testo dell'interpellanza, Donati non risparmia una stoccata alla Polcom. "Spesso è difficile capire la logica con cui opera. Le esternazioni del Comandante non aiutano, anzi...".

Alla luce di quanto esposto, ecco le domande sottoposte da Donati al Municipio di Bellinzona. 

1)Quali sono i criteri di prevenzione soddisfatti dalla posa in quel luogo di un controllo radar?

2) Quali problematiche sono state riscontrate in tempi recenti lungo quel tratto di strada e soprattutto quanti incidenti si sono verificati per giustificarne la posa?

3) Il radar sembra posizionato troppo vicino al cartello stradale che indica la fine della riduzione di velocità. La legge che cosa dice? A quanti metri dalla fine della riduzione di velocità si può iniziare ad accelerare?

4) Quali sono i criteri da rispettare nella posa di un controllo radar oltre ovviamente al buon senso?

5) La scelta del luogo è un’iniziativa personale o condivisa con il Comando della Polcom?¨

6) Gli agenti, oltre a essere formati sull'utilizzo dello strumento, sono anche istruiti sui criteri di prevenzione e i luoghi da privilegiare?

7) La Polcom possiede dei “radar amici” con display per attività di prevenzione? Se sì, che utilizzo ne viene fatto?

8) Quanti sono in media i controlli mensili a Bellinzona (dall'aggregazione in poi)? Possono essere suddivisi percentualmente in categorie (zona scuole, zone residenziale, strade cantonali, …)?

9) Quanto è stato incassato dalle multe negli ultimi due anni? Le entrate sono in linea con quanto accade negli altri comuni?

10) Quali insegnamenti ha tratto il Comando della Polcom? L’attività di prevenzione verrà rivista?

 

 

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