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Cronaca
24.04.18 - 17:490
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:41

Razzismo durante la partita di Terza Lega ticinese, il presidente del Blenio Calcio Kryshna Bozzini replica: "La versione degli ospiti è stata gonfiata. Il giocatore ospite è stato "offeso" con il termine "mandingo", ma nulla di più. Siamo da sempre apert

Il patron dei biancorossi ha rotto il silenzio sulla vicenda legata ai fatti spiacevoli verificatasi al termine dell'incontro contro il Semine. I sostenitori ospiti continuano a reclamare la vittoria a tavolino

MALVAGLIA – La partita tra Blenio e Semine continua a giocarsi. Non sul campo, dove le due formazioni si sono lasciate sul 2-0 a favore dei padroni di casa, ma fuori dal rettangolo verde.

Nella giornata di ieri, lunedì 23 aprile, la pagina Facebook Ultras Semine ha “denunciato” episodi di razzismo da parte della tifoseria locale. Contattato da Liberatv, il presidente dell’US Semine, Bruno Guidotti, ha confermato i fatti incresciosi ritenendo l’episodio “assurdo” e attribuendo anche qualche responsabilità al direttore di gara, colpevole di non aver fermato il gioco.

Dopo qualche ora di silenzio, è arrivata anche la replica del presidente del Blenio Calcio Kryshna Bozzini. Interpellato da Tio/20 minuti, il patron dei biancorossi ha spiegato la propria versione dei fatti.

“È vero – spiega Bozzini–, è successo un episodio al termine della partita. A un giocatore del Semine è stata rivolta la parola “mandingo” – uno dei principali gruppi etnici dell’Africa occidentale e centrale–, ma nulla di più”.

Il presidente del sodalizio bleniese aggiunge anche che “durante la partita non ci sono stati episodi di razzismo, tanto che nel rapporto dell’arbitro non figura nulla. Dai tifosi è arrivato qualche insulto, ma succede su tutti i campi”.

Kryshna Bozzini si difende anche dalle accuse di razzismo alla società di cui è presidente. “In rosa abbiamo cinque giocatori balcanici, un portoghese, uno spagnolo e qualche italiano. Non siamo razzisti – ribatte–. Siamo da sempre aperti ad altre culture. Non mi va che per una parola detta da un tifoso, forse al campo per caso, faccia passare la nostra gente per quella che non è”.

Se la pagina Facebook degli Ultras Semine continua a reclamare la vittoria a tavolino, Bozzini ritiene che “la vicenda è stata gonfiata e non va strumentalizzata. Ci scusiamo se è stato detto qualcosa di sbagliato, ci mancherebbe. Col giocatore in questione mi sono scusato personalmente. La storia per noi dovrebbe essere chiusa qui”.
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