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Oltre l'Economia
21.03.19 - 17:540

Andrea Gehri: "Una fotografia veritiera contro la negatività dilagante"

L'imprenditore: "In un’epoca in cui la percezione della salute della nostra economia è negativa è ancor più doveroso cercare di analizzare i fatti per quel che sono"

di Andrea Gehri (intervento alla presentazione dello studio del BAK promosso dalla Camera di commercio) *

 

In un’epoca in cui la percezione della salute della nostra economia è negativa è ancor più doveroso cercare di analizzare i fatti per quel che sono: partendo da dati reali e veritieri per trovare delle soluzioni attuabili e pragmatiche.

 

Ringrazio quindi BAK Economics e Marc Bros de Puechredon, per averci illustrato un’istantanea reale ed incoraggiante di dove si situa la nostra economia locale. Ciò è importantissimo proprio per capire le carte che come Cantone possiamo e dobbiamo giocare in modo concertato e condiviso, come ben sottolineato da Glauco Martinetti.

 

In un settore quale il mio, quello dell’artigianato e dell’edilizia, dove la negatività dilagante e gli allarmismi troppo frequenti rischiano di essere controproducenti all’attività imprenditoriale, l’importanza di avere accesso ad un’analisi più veritiera e maggiormente positiva del nostro Cantone, diventa ancor più importante e ci rafforza inducendoci a continuare a lavorare, investire e ad impegnarci per il benessere della nostra regione Ticino.

Proprio perché l’intento di questo studio è quello di essere trasversale e fornire una panoramica generale e regionale, senza focalizzarsi sui singoli settori, in qualità di imprenditore ci tengo in questa sede a sintetizzare e risaltare alcuni tra i punti che reputo siano da affrontare in modo prioritario per lo sviluppo futuro del nostro Cantone.

 

Bisogna innanzitutto migliorare l’approccio pubblico e politico verso gli imprenditori seri che desiderano mantenere e sviluppare le loro basi in Ticino; occorre ottimizzare la crescente burocratizzazione statale, e bisogna saper evolvere raccogliendo le opportunità che lo sviluppo digitale in atto offre, adattando ad esempio il nostro sistema formativo. Tengo a sottolineare come, anche nel settore artigianale di cui faccio parte, dove l’uomo è e indubbiamente resterà sempre il valore fondamentale  dell’attività, lo sviluppo tecnologico, se ben integrato, può e potrà essere di enorme supporto.

 

A titolo di esempio personale tengo a citare che in mezzo secolo di attività l’azienda che dirigo e che è specializzata nel commercio, nella lavorazione e posa di ceramiche da rivestimento, mosaici, pietra naturale e artificiale, non è scomparsa lasciando il posto ai robot, come alcuni potrebbero credere.

 

È bensì costantemente cresciuta: oggi occupa un’ottantina di dipendenti e dal tradizionale laboratorio artigianale è passata all’uso di sofisticati macchinari a controllo numerico e al taglio con idrogetto per garantire la precisione assoluta su qualsiasi materiale e di qualsiasi spessore. Dal garage magazzino siamo passati a un moderno showroom, dotato delle più avanzate tecnologie digitali che permettono di visualizzare gli effetti ambientali creati dai diversi materiali.

 

Con questo esempio tengo a sottolineare che l’integrazione della tecnologia non fa di noi degli artigiani minori, ma degli artigiani migliori che sempre più – grazie a un sempre maggior focus sulla manualità e creatività - riescono ad offrire un servizio performante ed integrato alle diverse richieste dei clienti.

 

Anzi, questo servizio è ancora più accurato e necessita di aggiornamenti continui anche in ambito formativo. Le tecnologie avanzano e noi dobbiamo rimanere al passo continuando a migliorarci e ad imparare.

La sfida per l’imprenditore del settore artigianale è quindi quella di valorizzare con convinzione il capitale umano, mantenere e sviluppare la capacità manuale dei nostri operatori, accostandola all’evoluzione dei macchinari e delle lavorazioni per offrire un servizio sempre più esclusivo.

 

Chiudo quindi questo mio breve intervento sottolineando come il potere di innovazione, tipicamente svizzero, è intriso nella nostra cultura aziendale a 360° e proprio per questo spazia in tutti i diversi settori.

 

Sta a noi tutti però, imprenditori e politici in particolare, fare in modo che le condizioni quadro in cui gli imprenditori seri operano siano ottimali per permettere a questa creatività di trovare un terreno fertile e permettere all’artigianato di evolvere ulteriormente.

 

* direttore Gehri Rivestimenti SA

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