TICINO – Fino alla scorsa settimana, a due settimane dalle elezioni Cantonali, in Ticino avevano votato in pochi, anzi in pochissimi. Al 26 marzo, secondo i dati forniti dalla RSI, nemmeno il 10% degli elettori aveva imbucato la busta con il materiale di voto. Il dato migliore lo si era registrato a Lugano con l’8% degli aventi diritto che avevano già espresso le proprie preferenze.
Lo scarso entusiasmo si conferma anche a meno di sette giorni dall’appuntamento con le urne. La scorsa settimana a Locarno la percentuale dei votanti per corrispondenza si attestava al 7%. A cinque giorni dalle Cantonali la percentuale è raddoppiata. Stando ai dati forniti a Liberatv dalla Cancelleria comunale, si sono per ora espressi 1’569 cittadini su 9’454 aventi diritto (16.88%).
Numeri in leggero aumento anche a Bellinzona: nella capitale hanno votato circa 4’700 persone, pari a una percentuale del 17%.
Salgono i numeri a Lugano con il 15.55% degli elettori che ha già imbucato la busta. E a Chiasso? La percentuale è più che raddoppiata rispetto alla scorsa settimana. Nel Comune momò hanno votato per corrispondenza 797 dei 4’450 aventi diritto (18%).
Percentuali di poco inferiori a Mendrisio. Se una settimana fa si era espresso il 7% degli iscritti a catalogo, a una manciata di giorni dal voto la percentuale si assesta al 17.5% con 1’864 cittadini dei 10’600 aventi diritto che hanno già votato.
Ma a preoccupare è il paragone con i dati di quattro anni fa. Nel 2015, a pochi giorni dalla chiusura delle urne e prima volta in Ticino in cui si poteva votare per corrispondenza, i dati dei principali comuni superavano il 20%. A Bellinzona, infatti, avevano votato il 21% degli elettori, il 23% a Mendrisio, il 22% a Chiasso e poco meno del 20% a Locarno.